L’analisi si è concentrata soprattutto sulla protezione del sistema dagli accessi non autorizzati. L’istituto conferma l’assenza di qualsiasi elemento indicatore di punti deboli e vulnerabilità evidenti e/o critiche. L’app sviluppata per Android e per iOS è risultata altrettanto convincente. Anche nell’analisi della comunicazione tra le app e l’Access Point Homematic IP non è stato possibile individuare lacune rilevanti.

Per i processi di autenticazione e crittografia di tutti i dati nella comunicazione sul Cloud, Homematic IP si basa su metodi affermati come gli standard CCM e AES-128, come già per la comunicazione radio, e utilizza anche una procedura certificata e brevettata per lo scambio delle chiavi.

Oltre ai suoi standard elevati di sicurezza, Homematic IP convince anche per la protezione dei dati che raggiunge un livello esemplare. Tra i grandi vantaggi competitivi c’è sempre in primo piano la rinuncia a raccogliere e archiviare dati personali. “Si tratta di una scelta consapevole volta a proteggere i consumatori” afferma Bernd Grohmann. “Ai nostri clienti vogliamo trasmettere una sensazione di sicurezza assoluta. Per questo riteniamo fondamentale non solo rinunciare alla raccolta dei dati personali dei nostri utenti ma anche una sicurezza del sistema informatico, del protocollo e dei dati unica e senza precedenti sul mercato.” Proprio di recente anche la VDE ha certificato per la quarta volta di seguito l’alto livello di sicurezza del protocollo, del sistema informatico e dei dati offerto da Homematic IP sia per le soluzioni a radiofrequenza, sia per quelle via bus della serie Homematic IP Wired.